Onde d’urto, una cura di ultima generazione, non “palliativa” che sfrutta il fenomeno della cavitazione.
Onde d'urto e cellulite
Si tratta di una vera e propria terapia “curativa” e non semplicemente “palliativa”.
Una delle strategie correttive di alta efficacia nella cellulite sono le ONDE D'URTO.
Cosa sono le onde d'urto
La terapia con onde d'urto sfrutta il fenomeno della cavitazione provocato da onde acustiche impercettibili ad elevata intensità con lo scopo di trasferire energia ai tessuti corporei. Le onde d'urto producono microtraumi in grado di accelerare i processi biologici di riparazione dei tessuti: si attivano le forze di auto-guarigione, aumenta il metabolismo, migliora la circolazione sanguigna e il tessuto danneggiato si rigenera e guarisce.
Quali sono i risultati raggiungibili con le onde d'urto
- Riduzione degli accumuli localizzati di grasso (addome, braccia, gambe, caviglie, mento etc.),
- Riduzione degli inestetismi della cellulite (pelle a buccia d'arancia),
- Miglioramento della circolazione locale del sangue,
- Aumento dell'elasticità della pelle.
Quante sedute sono necessarie
In media 8 sedute, eseguite una o due volte a settimana.
Il miglioramento clinico è visibile dopo la seconda seduta.
Come si svolge una seduta terapeutica con onde d'urto
Durante il trattamento, il medico, dopo aver applicato un gel conduttore sulla zona da trattare grande quanto una cartolina, mette a contatto della pelle una sonda che emette onde d'urto sotto forma di impulsi di brevissima durata, questi impulsi sono in grado di rompere la membrana degli adipociti (le cellule del tessuto grasso). Ogni zona da trattare, viene investita da circa 2000 impulsi. L'applicazione non prevede l'uso di aghi, è priva di rischi, è molto efficace, dura circa 20 m.
E' sempre necessaria una visita specialistica onde valutare lo stadio della cellulite e il trattamento più adatto ad ogni singolo caso. I migliori risultati di trattamento con le onde d'urto si ottengono con la cellulite fibrosa, che forma l'antiestetica “pelle a buccia d'arancia”.